Eccoci con il Commento al Vangelo che la Chiesa propone per la liturgia odierna. Oggi, 7 Aprile, Don Paolo ci accompagna nella lettura del Vangelo Secondo Giovanni ai Capitolo 13 versetti dal 21 al 33 e dal 36 al 38
Vangelo
Gv 12,1-11:Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
+ Dal Vangelo Secondo Giovanni
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
Siamo durante l’Ultima Cena, Gesù ha appena lavato i piedi ai Dodici (Giuda compreso); Gesù è turbato (come nell’episodio della morte dell’amico Lazzaro), perché forse capisce che si avvicina l’ora della morte. E’ l’ora della sua morte, ma anche quella di Giuda, che è prima di tutto una morte interiore (esce dal cenacolo quando è buio: Giuda entra nelle tenebre, in contrasto con la luce, che è Gesù). Giuda sceglie consapevolmente di non rispondere con amore all’Amore, e questo lo fa entrare nel buio (il cuore ha bisogno di essere alimentato, altrimenti dopo un po’ da solo non ce la fa). Gesù ci vuole molto bene, tanto da lasciarci liberi di rifiutarlo, e per questo è anche turbato: è turbato perché un suo amico (Giuda) fa un uso errato della sua libertà, ma Lui non può farci niente..lo lascia libero, anche di tradirlo (ma quante volte, anche per noi, è attualità..)… è il prezzo della nostra dignità.
Gesù sa che sarà tradito: “tradire” è “consegnare”; la sorte di Gesù sarà come quella di un “pacchetto”, “consegnato” e “rimbalzato” nelle decisioni tra i farisei, il Sinedrio, i Sommi Sacerdoti, Pilato; se lo rimbalzano l’un l’altro.. per amore, Gesù sceglie di starci..
Ma anche Giuda è quasi un “pacchetto”.. è detto che Satana entra in lui.. non penso che Giuda sia un posseduto o che sia qualcuno a cui è tolta la libertà, ma sicuramente il male ottenebra, l’egoismo ci impedisce di vedere le cose con la giusta luce; se siamo abituati a “respirare” compromesso e egoismo, alla fine anche il male diventa abitudine, “normale”.. ecco la vigilanza, necessaria, così come il confronto e l’edificazione, la correzione fraterna, sempre efficaci..
Buona giornata!