Il Pane della Parola – Lunedì Santo

Eccoci con Commento al Vangelo di oggi, Lunedì della Settimana Santa, 6 Aprile 2020. Don Paolo Giordani della Parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli di Bologna ci invita a meditare sul Vangelo di Giovanni 12, 1 – 11

Vangelo

Gv 12,1-11: Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.

+Dal Vangelo Secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Parola del Signore.

 

Gesù è a casa di amici (Lazzaro, con le sorelle Maria e Marta); si volevano molto bene.. forse è proprio in virtù di questa amicizia (e forse anche di una certa sensibilità femminile.. si deve riconoscere..), che Maria intuisce che ormai è arrivata l’ora di Gesù, e cosparge di unguento i piedi di Gesù (nel gesto di chinarsi sui piedi, sembra quasi un richiamo alla lavanda dei piedi), anticipando l’unzione che si sarebbe fatta sul suo cadavere dopo la morte… non so se con tante persone (anche le più vicine) io possa avere la capacità di ascolto tale da accorgermi dei loro momenti di grande difficoltà o di svolta.. forse il cuore non sempre è così aperto..

E’ unguento profumato, in quantità molto abbondante, quasi sprecato: mi piace pensare al “profumo dello spreco”; se si spende la vita per amore vero, può sembrare sprecata, ma è donata, e l’amore profuma, e diventa capace di profumare tutto l’ambiente

Ha ragione Giuda? Non so se fosse un ladro (forse sì), ma ha anche le sue ragioni.. penso che Gesù potesse anche essere d’accordo, ma qui ci vuole ricordare che anche il servizio e l’attenzione ai poveri possono (e devono .. in un certo senso..) chiederci di giocarci e comprometterci in prima persona (come Gesù, che sta per dare la vita), con un amore che ha il gusto di Dio e che si alimenta anche nel rapporto con Lui, che ci ricorda che ha amato e ama tutti (anche chi non lo considera….).. se ci basiamo solo sulle nostre forze, si fa un po’ fatica…e delle volte rischiamo di portare più noi stessi che Amore vero..

Buona giornata!

Vangelo Lunedì 6 aprile